“Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti –ANTONIO GRAMSCI -”

domenica 7 febbraio 2016

IL PARTITO DEL SUD A ROMA DIFESA DELLA COSTITUZIONE #IOVOTONO



Il Partito del Suddopo aver partecipato già nel 2013 alla manifestazione di Roma a difesa della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, ha da tempo aderito al “Coordinamento Nazionale Democrazia Costituzionale”costituito da decine di singoli cittadini, Comitati, Movimenti, Soggetti Politici e Sindacali schierati a difesa del dettato costituzionale e partecipato l’11 gennaio scorso in Parlamento alla riunione fondante del COMITATO PER IL NO NEL REFERENDUM COSTITUZIONALE SULLA LEGGE RENZI-BOSCHI. 



Parteciperemo sabato 30 gennaio come Partito del Sud all'assemblea nazionale del "Coordinamento Nazionale per la Democrazia Costituzionale", che si terrà a Roma c/o Università La Sapienza, facoltà di Giurisprudenza, aula Calasso dalle 10 alle 15, intervenendo direttamente per ribadire ancora un volta il nostro convinto NO ad uno stravolgimento della Costituzione volto solo all’esproprio dei diritti dei cittadini al fine di istituzionalizzare le oligarchie attualmente al potere. 

Da sempre affermiamo come Partito del Sud che la Costituzione non va modificata ma solo e finalmente applicata, soprattutto nei suoi principi di uguaglianza. Se così fosse avvenuto non si sarebbero materializzate quelle storture e discriminazioni, anche territoriali, che fanno del Sud Italia la Macroregione con il PIL più basso d’Europa. Ora, di fronte al risvegliarsi delle coscienze dei popoli del nostro Sud, favorito anche da una più attenta analisi storiografica risorgimentale, il potere politico e finanziario tenta di soggiogare ancora una volta la nostra voglia di democrazia, riscatto e libertà modificando impropriamente la Costituzione ad opera di un Parlamento di nominati ad opera di una legge già da tempo dichiarata incostituzionale della Consulta.

Sicuramente spregiudicato e abile, Renzi prosegue nel tentativo di instaurare in Italia un regime caratterizzato dalla sostanziale negazione di alcuni principi costituzionali, a partire dal fondamentale diritto all’uguaglianza, per non parlare poi di istruzione, lavoro, salute. Un punto particolarmente sensibile del disegno renziano è costituito dal rifacimento delle istituzioni repubblicane, liquidando il Senato, trasformato in un’accolita di amministratori locali che potranno giovarsi dell’immunità penale nel caso di eventuali malefatte ed una nuova legge elettorale anch’essa gravata da evidenti tratti di incostituzionalità.

Per il Sud sarebbe il colpo fatale verso l'accentuazione di una condizione coloniale senza ritorno. Verremmo ancora una volta usati come pattumiera terzomondista d’Europa e del nord Italia. Pensiamo ad esempio alla vicenda delle trivellazioni, agli inceneritori, ai depositi di scorie nucleari, a industrie inquinanti e opere inutili e dannose per l’ambiente che politiche predatorie presto imporranno ai nostri territori, venendo spuntata la possibilità di resistenza democratica di quei pochi politici del Sud che oggi si oppongono con forza a progetti demenziali e commissariamenti funzionali solo alle solite cricche di potere. Inutile poi rimarcare che con la legge elettorale, legata a questa riforma costituzionale, che garantisce al partito di maggioranza relativa una schiacciante maggioranza di seggi alla Camera, una rappresentanza politica del Sud autonoma e non asservita sarebbe a forte rischio. Vogliono fiaccare ogni forma di resistenza democratica territoriale. Vogliono toglierci persino la speranza.

Ecco perché a sostegno dell'iniziativa saranno presenti in aula sabato a Roma alcuni componenti del Consiglio Direttivo Nazionale del Partito del Sud capitanati dal Vice Presidente Nazionale Michele Dell’Edera che interverrà dando voce alla nostra contrarietà. 

Il Partito del Sud continua così concretamente e coerentemente la sua opera a favore dei diritti di tutti i cittadini, unica strada democratica e non violenta per l’affermarsi di una nuova alba di riscatto per i nostri territori. Muore la democrazia in Italia. Ora spetta a noi cittadini farla resuscitare. #iovotono

Natale Cuccurese 
Presidente Nazionale Partito del Sud 


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