“Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti –ANTONIO GRAMSCI -”

martedì 13 settembre 2011

Pubblicato oggi sul quotidiano Vicenzapiù: Parte anche a Vicenza il Partito del Sud con "I Savoia e il Massacro del Sud" di Antonio Ciano


Filippo Romeo, Coordinatore regionale per il Veneto del Partito del Sud - Con un ciclo di conferenze che dopo le tappe di Fidenza (PR) e Mantova ha raggiunto domenica mattina Vicenza è stata presentata c/o l'Informagiovani del Comune la nuova edizione, dopo 15 anni, del bestseller di Antonio Ciano "I Savoia e il Massacro del Sud", curata e distribuita dalla Magenes. Si tratta di uno dei testi che, venduto in oltre centomila copie, ha dato il via alla fase di rilettura oggettiva del periodo storico che ha portato alla unificazione amministrativa d'Italia, svelandone la vera natura.
Il saggio, squarciando i veli della mistificazione romantica, mette a nudo la cruda realtà della cosiddetta epopea risorgimentale e la pochezza umana e morale dei suoi "miti", denunciando la cruda e spietata guerra di conquista e spoliazione condotta dal Piemonte contro il Popolo delle Due Sicilie. Quanto sopra non certo per rinfocolare odi sopiti o assurde ed antistoriche divisioni, ma solo per ristabilire una verità storica che non può fare che il bene dell'interna nazione aiutando a superare incomprensioni e steccati che dall'unità in avanti sono stati posti sul cammino di una unità realmente condivisa a pari condizioni.
Di fronte ad un folto pubblico Antonio Ciano , assessore al demanio del Comune di Gaeta, ricercatore, Presidente Onorario del Partito del Sud, da lui fondato nel 2001, ha presentato con indubbia capacità oratoria la sua opera con frequenti riferimenti alla realtà odierna, fino a disegnare le conseguenze che le controverse vicende risorgimentali hanno avuto e riflettono tutt'oggi sulle vicende politiche italiane.
L'occasione è stata poi propizia per presentare alla cittadinanza presente il Partito del Sud, che a Vicenza è rappresentato dalla sezione guidata dal Coordinatore Provinciale Filippo Romeo. E' stata particolarmente sottolineata la assoluta lontananza del Partito del Sud dalla vecchia nomenklatura politica meridionale, così come la vicinanza con l'attuale Sindaco di Napoli Luigi de Magistris che è stato sostenuto in alleanza dal Partito del Sud e da altre forze progressiste alle ultime amministrative siano al vittorioso ballottaggio.
Inoltre, è stata presentata la squadra che proietterà il Partito Del Sud nella competizione elettorale, delle prossime elezioni Provinciali di Vicenza.
Al termine della presentazione è seguito un costruttivo dibattito.


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lunedì 5 settembre 2011

SCIOPERO GENERALE

IL PARTITO DEL SUD - SEZIONE VENETO ADERISCE ALLO SCIOPERO GENERALE INDETTO DALLA CGIL GIORNO 6 SETTEMBRE E PARTECIPERA', ALLA MANIFESTAZIONE DI MESTRE, CON I PROPI SIMBOLI.

Il Partito del Sud accanto alla CGIL per contrastare un provvedimento iniquo che scarica il peso della crisi sul Sud del Paese, sulle fasce deboli e sul pubblico impiego, arrivando ad aggredire anche i diritti costituzionali dei lavoratori.

Una manovra che viola Costituzione, Statuto dei lavoratori e Contratto nazionale, prevedendo la possibilità di licenziare facilmente (art.8) in deroga all'art.18 dello Statuto e delegando ai contratti aziendali/territoriali scelte in materia di organizzazione e produzione del lavoro che sono invece regolate da Contratto e Statuto, in cui fondamentale è il ruolo del sindacato a difesa del lavoratore.

Un decreto legge che non agisce sul costo della politica, come pure era stato promesso dall'esecutivo, rimandando ad un provvedimento costituzionale futuro la soppressione delle province e la riduzione del numero dei parlamentari: chissà se avverrà, chissà quando.

Sul fronte della crescita e dello sviluppo, poi, non ci sono misure sufficienti: la manovra è depressiva, non aiuta la ripresa del mercato e del sistema industriale, essendo completamente assente ogni forma di sostegno a settori strategici come la ricerca e la formazione, in particolare in quei settori su cui investe il resto dell'Europa (dall'università alle energie rinnovabili).

Ci sono tante buone ragioni, di giustizia sociale e di politica economica, per chiedere all'esecutivo di rivedere la manovra.

Lo chiedono, del resto, i sindacati e i lavoratori, oltre che le amministratori locali.

Lo chiede un paese intero, che teme per il suo futuro ma che allo stesso tempo, per fortuna, non si rassegna.

PDSUD -VENETO