“Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti –ANTONIO GRAMSCI -”

domenica 23 novembre 2014

Stage irregolari in hotel per 400 ragazzi del sud

Stupore per il coinvolgimento di ben tredici strutture locali nell'operazione portata a termine dalla Guardia di finanza.

BASSANO. Stupore in città per la maxitruffa scoperta nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza. Un'indagine avviata due anni fa per somministrazione fraudolenta di manodopera, ha portato gli uomini del cap. Pietro De Angelis ad alzare il coperchio su un giro d'affari da un milione di euro nel quale sono finiti, loro malgrado, 2 mila 700 studenti di istituti alberghieri del centro-sud. Trecentonovantadue di questi ragazzi (205 i minorenni), formalmente stagisti di fatto lavoratori sottopagati, sono stati impiegati in ristoranti e alberghi del Bassanese. Di questo utilizzo abusivo, in barba alle norme che disciplinano l'alternanza scuola-lavoro, dovranno rispondere i quattro amministratori di due società estere e una novantina di albergatori del Nord Italia. Una trentina di loro opera in Veneto, tredici nel Bassanese. L'indagine ha preso le mosse poco meno di due anni e mezzo fa. Nella primavera del 2012 un controllo della Direzione territoriale del lavoro aveva evidenziato anomalie nell'utilizzo degli stagisti in strutture bassanesi. (...)

Fonte:Il Giornale di Vicenza

La campagna di adesione al PdelSUD riprende con il PreTesseramento 2015 






La campagna di adesione al PdSUD riprende con il PreTesseramento 2015 da novembre 2014

E' possibile aderire al nostro movimento versando anticipatamente la quota 2015, con due modalità: online oppure tramite sezione/referente territoriale.

Nel dettaglio:

on line,  scaricando e compilando la "Domanda di Pre-Tesseramento 2015" presente nella sezione "Documenti" e pagando la quota sociale per il 2015
(10 Euro quota ridotta solo per Disoccupati, Studenti, Casalinghe e Pensionati; 20 Euro per Soci Ordinari; 50 Euro per Soci Sostenitori).

Per le adesioni on line è necessario:
  • inviare il modulo di adesione compilato e scannerizzato via mail a partitodelsud.roma@gmail.com(obbligatorio solo per NUOVE ADESIONI);
  • effettuare il pagamento della quota tramite paypal su questo sito (sezione "Donazioni") oppure tramite un bonifico al nostro conto corrente bancario nazionale:

- intestato a Filippo Romeo  (Tesoriere PdSUD)

- coordinate IBAN:
IT11G0760111800001015934605


tramite sezione o referente territoriale
Per le adesioni tramite le nostre sezioni locali, la consegna della domanda di adesione ed il pagamento della Quota può essere fatto rivolgendosi ai nostri presidi sul territorio.

domenica 9 novembre 2014

"La terra dei fuochi" del Veneto



Le altre “Terre dei Fuochi”: sotto la Valdastico che c’è?

Proprio ieri un deputato del Movimento Cinque Stelle pubblicava sul blog di Beppe Grillo un video che mostrava alcuni copertoni d’auto recuperati dagli scavi che, secondo quanto asserisce il sito, si stanno svolgendo nell’area dell’Expo.

Ma su al Nord ci sono altri rifiuti sepolti un pò come accaduto in Campania? Qualche giorno fa davo conto del fenomeno in Lombardia, con rifiuti provenienti da Australia ed Est europeo. Ma anche il Veneto non ne è esente. Secondo quanto riferisce il Fatto Quotidiano:E’ stata fissata per il 3 novembre la prima udienza del processo per i veleni nascosti sotto l’asfalto della Valdastico sud, che vede tra gli imputati il presidente della Provincia di Vicenza, il leghista Attilio Schneck, e Luigi Persegato. Che l’autostrada A31 che da Vicenza porta a Badia Polesinesia stipata di rifiuti tossici l’hanno accertato, la scorsa settimana, i periti incaricati daltribunale di Venezia. Periti che dovranno deporre in udienza davanti al gip Andrea Odoardo Comez. Sarebbero diverse le aree interessate dallo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. 

Hanno trovato così conferma le denunce, del gennaio del 2012, di Medicina democratica, dell’Associazione esposti amianto e del comitato locale di cittadini che nel loro esposto, che ha provocato l’apertura dell’inchiesta da parte della locale direzione distrettuale antimafia, avevano denunciato che «i camion delle imprese che lavorano al cantiere avrebbero riversato scarti di fonderia contenenti metalli pesanti e sostanze chimiche (nitrati, fluoruri, solfati, cloruri, bario, amianto, piombo, nichel) in notevole concentrazione». La denuncia delle associazioni è partita dopo la morte di un cane che si era abbeverato a una pozza vicina al cantiere autostradale. Il comitato di cittadini aveva inoltre denunciato «un convoglio di 80 camion sospetti che di sera tra luglio e settembre del 2009, si dirigevano da Arzignano ai cantieri dell’autostrada ValdasticoSud». 

La magistratura stabilirà a chi appartengono le responsabilità, ma appare evidente che il sistema dello smaltimento illegale dei rifiuti ha rapidamente trovato destinazioni diverse da quelle dell’Africa o della Campania a mano a mano che s’accendevano i riflettori sulla questione Terra dei Fuochi. 

Anche in questo caso, cosa diranno le aziende tipo  quella delle conserve di pomodori che si vantavano di non usare prodotti campani?

Questo video è del 2012 e racconta la vicenda:

Fonte http://ilazzaro.altervista.org

domenica 2 novembre 2014

Bonifiche bluff, 26 indagati. I soldi per risanare l’Ilva dirottati in Veneto e Friuli Inquisiti imprenditori e dirigenti per una finta emergenza ambientale .

TARANTO - Arriva sino all’Ilva di Taranto l’onda lunga dell’inchiesta sulle bonifiche bluff nella laguna di Grado e Marano.

Al centro dell’indagine della Procura di Roma, che ha inviato un’informazione di garanzia a 26 persone, i soldi pubblici transitati in Friuli e Veneto, per una finta emergenza ambientale, e drenati, secondo l’accusa, da altri capitoli di spesa. Vedi alla voce Taranto.

Da noi le bonifiche sarebbero stati ‘rallentate’ - eufemismo - per permettere la dispersione dei soldi dove non ce ne era bisogno, a vantaggio di quella che per i giudici aveva i contorni di un’associazione per delinquere. Il periodo inquadrato dai magistrati va dal 2002 al 2012, gli accertamenti sono stati eseguiti dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza della Capitale, titolare del fascicolo è il pm Alberto Galanti.

Tra gli indagati i tre ex commissari delegati Paolo Ciani, Gianfranco Moretton e Gianni Menchini, e Gianfranco Mascazzini, per anni direttore generale al ministero dell’ambiente. Nei guai anche Giovanni Mazzacurati, l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova e della Tethis srl di Venezia travolto dalla bufera giudiziaria sul Mose. Chiamati in causa anche i legali rappresentanti di alcune società: Raffaele Greco, della cooperativa Nautilus, di Vibo Valentia, Alberto Altieri e Guido Zanovello, dello studio Altieri spa di Thiene, Vincenzo Assenza e Fausto Melli, della Sogesid srl di Roma, società in house del ministero dell’Ambiente. E, ancora, Marta Plazzotta, dirigente dell’Arpa di Udine, Massimo Gabellini, alla guida della II Direzione dell’Icram (ora Ispra) e Silvestro Greco, direttore scientifico del medesimo istituto, e Antonella Ausili ed Elena Romano, dell’istituto Ispra (già Icram) di Roma, cioè degli organi deputati a certificare lo stato di salute della laguna di Grado e Marano.

Fonte: tarantobuonasera.it