“Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti –ANTONIO GRAMSCI -”

mercoledì 18 settembre 2013

RICOMINCIAMO DA SUD !!



Di Natale Cuccurese
Presidente Nazionale Partito del Sud


Siamo ormai in un mondo alla rovescia, dove le richieste dei cittadini di rispetto della Costituzione Repubblicana ( art. 138) vengono non solo bellamente ignorate, ma addirittura definite demagogiche ed additate come sovversive da una parte di quella stampa che per professione dovrebbe informare i cittadini, per non parlare poi di quei politici per cui il rispetto della legge è solo un fastidioso optional, come ci insegna spesso la cronaca quotidiana.

La virtù repubblicana è additata a colpa, le inemendabili bassezze di buona parte della attuale classe politica elevate a baluardo contro il degrado democratico ed economico, quando ne sono invece spesso la prima causa.

Vorrebbero che i responsabili principali della catastrofe, ben rinchiusi e protetti nei loro inaccessibili palazzi, venissero incensati come statisti e salvatori della patria, vorrebbero solo sudditi adoranti ai loro piedi , ma se continueranno così la volontà dei cittadini e la conseguente rivolta morale li seppellirà democraticamente facendone piazza pulita.

In un paese in cui un’emergenza chiama l’altra quotidianamente, senza che l’emergenza precedente sia risolta, è chiaro che ormai stiamo arrivando al redde rationem.

Vergognoso ed esemplificativo di questo quanto successo a seguito del discorso del Sindaco di Bari, Michele Emiliano, all’inaugurazione della 77^ Fiera del Levante di Bari.

A sentire i vari telegiornali, ad ascoltare le interviste dei vari politici e commentatori di turno, che osannavano la presenza del Presidente Letta, ci sembrava di aver capito che Michele Emiliano avesse fatto un discorso al limite della “sovversione” dell’ordine costituito. Abbiamo provato a leggerlo e rileggerlo, ma non abbiamo trovato nelle sue parole nulla di particolarmente pericoloso per la democrazia, anzi, a meno che dire: “è meglio andare a votare il prima possibile", “i partiti facciano al più presto la riforma della legge elettorale”, “si abbandoni il progetto di modifica dell’art.138 della Costituzione”, e a proposito di Euro “Siamo assieme ad altri Paesi dell’Eurozona una nazione sotto usura”, non siano ormai frasi ritenute sovversive e pertanto non pronunciabili.

Possiamo fare tutte le valutazioni del caso su queste affermazioni, ognuno può dire la sua opinione liberamente apportando il suo contributo di idee, ma dire che tutto ciò non può essere detto ci sembra, in un paese democratico, illogico e pericoloso.

A nostro avviso il ricorso alle elezioni sarebbe invece doveroso proprio per la tenuta democratica del paese, di fronte a questo incredibile e improponibile governo dell’inciucio, dare la parola ai cittadini con il voto è prassi normale in un paese democratico, se il nostro lo è ancora. Altrettanto dicasi per la modifica dell’Art.138 della Costituzione, come già da noi affermato più volte negli ultimi mesi, una eventuale modifica deve seguire le regole e, a nostro avviso , non può essere fatta da un parlamento di nominati. Per l’euro poi bisognerebbe prevedere quanto meno una rinegoziazione dei Trattati.

Non capiamo poi perché un Sindaco di una città metropolitana capoluogo di un’importante regione del Mezzogiorno non possa dire la sua a proposito dei tanti problemi del sud ad un Presidente del Consiglio e a una platea che difficilmente ascolterebbe tali questioni se non di fronte al pubblico fatto compiuto.

Ed infatti il Presidente Letta, stimolato dalla parole del Sindaco Emiliano, ha richiamato nel suo discorso la necessità di mettere al centro del rilancio nazionale il Sud.
Ora lo aspettiamo alla prova dei fatti, quando vedremo che la quantità di investimenti tra centro sud e centro nord, da parte del nostro Paese si andrà ad equilibrare, così come dovrebbe essere in un paese normale e secondo legittima prassi, in un paese in cui qualcuno vorrebbe, senza seguire le regole, cambiare la Costituzione che sancisce anche questo.

In tutto ciò a noi del Partito del Sud è particolarmente piaciuto quanto detto dal Sindaco Emiliano, parole che vorremmo sentire pronunciare più spesso dai nostri politici, parole chiare e coraggiose, lanciate da Bari, legate anche alle tante altre emergenze da risolvere e che accomunano tutto il meridione:

 “ operai rimasti uccisi sul lavoro a Lamezia Terme, come quello dei cittadini di Taranto a causa dei veleni dell’ILVA, e di quelli di Priolo e di Gela, della provincia di Caserta ammazzati da tumori di mafia e di industria che, per guadagnare smisuratamente, hanno colluso tra loro per rendere sterile ciò che al Sud era fertile.”
“Drammi che richiamano quelli delle famiglie degli operai della Bridgestone e della OM, fabbriche delle quali abbiamo il dovere di scongiurare la chiusura.”
“Rimbocchiamoci le maniche e spendiamo il danaro necessario a ricostruire l’Aquila ed a terminare le grandi opere infrastrutturali che davvero servono al Paese.”
“Realizziamo in fretta la nuova tratta ferroviaria Bari – Napoli, raddoppiamo la linea adriatica laddove è ancora a un binario e velocizziamola.”

 “Semplifichiamo le procedure e variamo la legge sulla bellezza, sullaricostruzione dei paesaggi deturpati che sindaci del Sud e Legambiente hanno proposto, prevedendo gravi sanzioni penali per i ladri di paesaggio che portano al nord muretti a secco e ulivi secolari dalla Puglia.
“Puniamo severamente tutti coloro che esercitano violenza sulla bellezza nazionale prevedendo l’arresto in flagranza per deturpatori, inquinatori, scaricatori di immondizie abusive, vandali urbani e parcheggiatori abusivi.”
 Potenziamo il trasporto pubblico.”
Schiacciamo le mafie che stanno ammorbando il Paese, ricostruiamo rigore e severità nella gestione di ogni fase della vita quotidiana e amministrativa delle nostre comunità.”
“Diamo spazio alla cultura e alla creatività, alla ricerca scientifica, sfruttiamo il nostro patrimonio per trasformare il Sud nella capitale della cultura europea, a partire da Taranto, ideale candidata a questo ruolo per il 2019.”

Sulle parole pronunciate sabato scorso a Bari dal Sindaco Emiliano si può iniziare a ripensare una politica concreta e diversa dall'attuale per il Sud, una politica che dia risposta e soluzione alle tante emergenze che attanagliano il Meridione e la sua gente, spesso nel disinteresse degli “strateghi” della politica nazionale.

Ricominciamo da Sud!

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