Il Partito del Sud, il nostro, è un'altra storia...
Ormai
Grande Sud/MpA della senatrice Poli Bortone, tanto devota al cavaliere,
e dello sgusciante Lombardo, tenta d’appropriarsi delle tematiche del
vero meridionalismo.
Invitano
scrittori meridionalisti come Lino Patruno alle loro convention, citano
Pino Aprile e il suo Terroni in Tv alle tribune elettorali, ecc… ma il
Partito del Sud, quello vero, quello nostro, è sulla sponda
progressista, quella degli ideali di tolleranza, solidarietà,
inclusività, legalità ed uguaglianza, e rifiuto di tutte le forme di
razzismo, in specie quello propinato da formazioni destrorse e xenofobe
come la Lega Nord.
Il nostro
messaggio sugli insegnamenti di Gramsci e Dorso, unito ai valori
d’identità e di rispetto e recupero della verità storica e della sua
memoria, è questo e differenzia il nostro partito da molti altri
movimenti pseudo meridionalisti che strizzano l’occhiolino agli ambienti
reazionari, o navigano nel mare magnum della nostalgia, dell’ormai
improponibile legittimismo, dei Re, delle vandee, dei religiosi
dell’ultim’ora salvatori della patria. O all’eterna ricerca del
carrozzone inclusivo del tutto e di tutti e di più.
I pseudo
governi tecnici, con dentro difensori del Sud con estrazioni ed
obiettivi diversificati in ossequio a presunte unità salvifiche non ci
attirano, entusiasmano e convincono.
Abbiamo già
dato, e sappiamo con l’esperienza accumulata che il condividere la
memoria storica non è sufficiente ad unire (al di là delle buone
intenzioni), se i valori di riferimento non si condividono, e il rischio
(come abbiamo già evidenziato) di confondere l’unanimismo con l’unità è
elevato.
Spiace che
punti di riferimento nel giornalismo e nella scrittura a difesa del Sud
non prendano distanze chiare sull’uso improprio dei loro nomi e/o
s’impegnino in conclavi confessionali su cui è meglio stendere un velo
pietoso.
Il Partito
del Sud comunicherà sempre più in modo forte e organizzato i suoi
obiettivi e il suo credo, dove in modo autonomo come alle prossime
elezioni politiche nel Lazio al Senato, e dove con i suoi uomini in
liste per il riscatto civile, oltre che in prossimi scenari politici che
lo vedranno coinvolto in probabili collaborazioni sempre sul fronte
della legalità contro le masso mafie coniugate alle battaglie e al
messaggio prettamente meridionalista.
Il tempo passa ma non invano e siamo solo all’inizio della nostra battaglia.
Andrea Balìa
(co/segretario nazionale del Partito del Sud)
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