Sul quotidiano Vicenza Più di oggi: Riuniti sabato iscritti del Partito del Sud residenti in Veneto, costituito il comitato elettorale del Pdel Sud per le prossime comunali di Vicenza
Partito del Sud - Il Partito del Sud , da qualche anno presente nella nostra provincia, si è riunito sabato a Brendola in una partecipata riunione dei propri simpatizzanti presenti in Veneto. L'occasione è stata data dalla vicinanza delle prossime elezioni politiche nazionali.
Dove il Partito del Sud, presente con proprio simbolo in altra circoscrizione, parteciperà anche in Veneto, come in altre regioni del nord Italia, grazie alla presenza del Coordinatore Regionale Filippo Romeo nella Lista Rivoluzione Civile alla Camera Veneto 1 e dall'avvicinarsi delle prossime amministrative dove il Partito del Sud intende partecipare con proprio simbolo alle comunali di Vicenza.
E' intervenuto alla riunione, portando il saluto della Segretera nazionale, anche il co-Presidente nazionale del Partito Natale Cuccurese, anch'egli in lista alla Camera in Emilia Romagna con Rivoluzione Civile, che ha illustrato alla sala la situazione politica nazionale e i suoi probabili sviluppi visti da Sud.
Filippo Romeo da cosa nasce la sua candidatura alla Camera con Ingroia?
La lotta alle massomafie e a favore della legalità è per noi del Partito del Sud sempre stata vista come opzione discriminante e decisiva per la rinascita delle nostre terre d'origine e non solo, come dimostrano anche gli ultimi episodi d'infiltrazioni e contiguità anche al nord dove , come ci insegna la recente cronaca, ciò è avvenuto con la probabile connivenza di appartenenti a forze politiche che evidentemente razzolano diversamente da quanto predicano.Gli aspetti poi di rivendicazione sociale e
maggiore equità portati avanti da Rivoluzione Civile ben incarnano le rivendicazioni sociali a favore dei "senza diritti" che il nostro Partito ha sempre avuto nel programma. Il Partito del Sud infatti da tempo si rivolge all'area progressista, naturale sbocco che lo colloca sulla scia del meridionalismo degli albori con Salvemini , Dorso e per alcuni versi Gramsci. Inutile dire che la vicinanza con il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, nostro alleato alle ultime comunali di Napoli, ha favorito questo dialogo.
Il Partito del Sud a Vicenza chi vuole rappresentare alle prossime comunali e quali sono i suoi obiettivi ?
L'obiettivo è quello di rappresentare non solo i tanti meridionali che sono presenti in Veneto, ma tutti i cittadini liberi che si riconoscano nelle nostre idee di progresso e di liberazione da vincoli, anche storici, che opprimono dall'unità d'Italia non solo il meridione ma anche il Veneto, senza mai trascendere nel razzismo e men che mai nella violenza, fra di noi infatti siamo onorati di avere anche tanti settentrionali fra cui anche l' Assessore al Bilancio del Comune di Gambellara Francesca Maria Rossi. Pensiamo perciò di portare fattivamente il nostro contributo anche a livello locale allo schieramento progressista per fare insieme argine alle idee più radicali dello schieramento opposto contro tutti i razzismi e a favore di tutti i Sud del mondo. Inizieremo pertanto nelle prossime settimane a raccogliere le firme per presentare il nostro simbolo alle prossime amministrative di maggio.
Fonte: Vicenza Più
“Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti –ANTONIO GRAMSCI -”
domenica 17 febbraio 2013
mercoledì 13 febbraio 2013
Il Partito del Sud, il nostro, è un'altra storia...
Ormai
Grande Sud/MpA della senatrice Poli Bortone, tanto devota al cavaliere,
e dello sgusciante Lombardo, tenta d’appropriarsi delle tematiche del
vero meridionalismo.
Invitano
scrittori meridionalisti come Lino Patruno alle loro convention, citano
Pino Aprile e il suo Terroni in Tv alle tribune elettorali, ecc… ma il
Partito del Sud, quello vero, quello nostro, è sulla sponda
progressista, quella degli ideali di tolleranza, solidarietà,
inclusività, legalità ed uguaglianza, e rifiuto di tutte le forme di
razzismo, in specie quello propinato da formazioni destrorse e xenofobe
come la Lega Nord.
Il nostro
messaggio sugli insegnamenti di Gramsci e Dorso, unito ai valori
d’identità e di rispetto e recupero della verità storica e della sua
memoria, è questo e differenzia il nostro partito da molti altri
movimenti pseudo meridionalisti che strizzano l’occhiolino agli ambienti
reazionari, o navigano nel mare magnum della nostalgia, dell’ormai
improponibile legittimismo, dei Re, delle vandee, dei religiosi
dell’ultim’ora salvatori della patria. O all’eterna ricerca del
carrozzone inclusivo del tutto e di tutti e di più.
I pseudo
governi tecnici, con dentro difensori del Sud con estrazioni ed
obiettivi diversificati in ossequio a presunte unità salvifiche non ci
attirano, entusiasmano e convincono.
Abbiamo già
dato, e sappiamo con l’esperienza accumulata che il condividere la
memoria storica non è sufficiente ad unire (al di là delle buone
intenzioni), se i valori di riferimento non si condividono, e il rischio
(come abbiamo già evidenziato) di confondere l’unanimismo con l’unità è
elevato.
Spiace che
punti di riferimento nel giornalismo e nella scrittura a difesa del Sud
non prendano distanze chiare sull’uso improprio dei loro nomi e/o
s’impegnino in conclavi confessionali su cui è meglio stendere un velo
pietoso.
Il Partito
del Sud comunicherà sempre più in modo forte e organizzato i suoi
obiettivi e il suo credo, dove in modo autonomo come alle prossime
elezioni politiche nel Lazio al Senato, e dove con i suoi uomini in
liste per il riscatto civile, oltre che in prossimi scenari politici che
lo vedranno coinvolto in probabili collaborazioni sempre sul fronte
della legalità contro le masso mafie coniugate alle battaglie e al
messaggio prettamente meridionalista.
Il tempo passa ma non invano e siamo solo all’inizio della nostra battaglia.
Andrea Balìa
(co/segretario nazionale del Partito del Sud)
VICENZA SABATO 16 FEBBRAIO: RIUNIONE ISCRITTI DEL PARTITO DEL SUD RESIDENTI IN VENETO
Convocata a Brendola (VI) la riunione degli iscritti e simpatizzanti del PdSUD residenti in Veneto per sabato 16 Febbraio 2013 alle ore 13,30 c/o Becast Caffè a Brendola (VI) , Via L. Einaudi 5, uscita Casello Autostrada Montecchio Maggiore
Dopo un breve pranzo di lavoro avremo a disposizione per la riunione una saletta riservata fino alle ore 17,00, termine della riunione.
Ordine Del Giorno:
- Tesseramento 2013
- Relazione situazione politica nazionale, a cura del co- Presidente Nazionale del Partito del Sud - Natale Cuccurese, e locale, ad opera del Coord. Regionale Veneto del Partito del Sud - Filippo Romeo.
- Iniziative politiche a Vicenza in vista della prossime elezioni comunali
- Analisi organizzazione elettorale e territoriale
- Varie ed eventuali
Convocata a Brendola (VI) la riunione degli iscritti e simpatizzanti del PdSUD residenti in Veneto per sabato 16 Febbraio 2013 alle ore 13,30 c/o Becast Caffè a Brendola (VI) , Via L. Einaudi 5, uscita Casello Autostrada Montecchio Maggiore
Dopo un breve pranzo di lavoro avremo a disposizione per la riunione una saletta riservata fino alle ore 17,00, termine della riunione.
Ordine Del Giorno:
- Tesseramento 2013
- Relazione situazione politica nazionale, a cura del co- Presidente Nazionale del Partito del Sud - Natale Cuccurese, e locale, ad opera del Coord. Regionale Veneto del Partito del Sud - Filippo Romeo.
- Iniziative politiche a Vicenza in vista della prossime elezioni comunali
- Analisi organizzazione elettorale e territoriale
- Varie ed eventuali
domenica 3 febbraio 2013
Il sud non ha una voce e per ora si accontenta del coro.
Su uno dei più importanti quotidiani nazionali, questa mattina, c’è stato un articolo che, bontà loro, dice che il mezzogiorno è sparito dai programmi elettorali dei partiti e delle coalizioni.
E’ vero, per quanto, anche quando c’era, se dobbiamo essere onesti qui al sud, dopo le elezioni, non se ne è mai accorto nessuno.
Il famoso giornale, a cui comunque riconosciamo il merito di aver ritirato fuori un argomento che non può essere più toccato, neanche per scherzo, all’interno dei programmi elettorali per evitare di dare voce ai maroniani, o di dare (peggio) voti ai maroniani. Almeno così pensiamo che credano i partiti. ”Tanto al sud sono abituati a sopportare e quando protestano poi, basta concedere qualche zuccherino e qualche perlina e tutto torna alla calma”.
Anche perché, poi, quei politici che lo rappresentano, il sud, quando vanno a Roma diventano subito, non si capisce per quale motivo o arcano, mitteleuropei e nazionalisti raccontando subito ai loro conterranei che per “il bene della nazione”, “perché l’europa ce lo chiede”, ecc. ecc. Non si possono fare le politiche di cui il sud avrebbe bisogno.
In questi mesi, al sud, i vari movimenti meridionalisti hanno provato ad avere un’unica voce, con la creazione di un’aggregazione o di un soggetto politico (questo a seconda delle correnti di pensiero), il progetto procede a rilento e, negli ultimi giorni ha visto l’uscita di diversi movimenti.
Il Sud in sostanza non ha ancora una voce, per il momento si accontenta del coro, un coro robusto però fatto di una consapevolezza sempre maggiore e di movimenti che pur essendo una miriade cominciano a farsi sentire.
La voce del sud però a queste elezioni non ci sarà se non per il tentativo simbolico del Partito del Sud nel Lazio e di esponenti meridionalisti sparsi nelle liste di Ingroia e… qualcuno (uno) nel PD di Puglia.
Il resto, anche i grandi sud e i piccoli sud vari, non sono altro che un modo per raccattare un po’ di voti per una terra da sempre utilizzata come mercato, colonia, serbatoio di voti.
Accontentiamoci del coro.
Fonte sud24.it
Su uno dei più importanti quotidiani nazionali, questa mattina, c’è stato un articolo che, bontà loro, dice che il mezzogiorno è sparito dai programmi elettorali dei partiti e delle coalizioni.
E’ vero, per quanto, anche quando c’era, se dobbiamo essere onesti qui al sud, dopo le elezioni, non se ne è mai accorto nessuno.
Il famoso giornale, a cui comunque riconosciamo il merito di aver ritirato fuori un argomento che non può essere più toccato, neanche per scherzo, all’interno dei programmi elettorali per evitare di dare voce ai maroniani, o di dare (peggio) voti ai maroniani. Almeno così pensiamo che credano i partiti. ”Tanto al sud sono abituati a sopportare e quando protestano poi, basta concedere qualche zuccherino e qualche perlina e tutto torna alla calma”.
Anche perché, poi, quei politici che lo rappresentano, il sud, quando vanno a Roma diventano subito, non si capisce per quale motivo o arcano, mitteleuropei e nazionalisti raccontando subito ai loro conterranei che per “il bene della nazione”, “perché l’europa ce lo chiede”, ecc. ecc. Non si possono fare le politiche di cui il sud avrebbe bisogno.
In questi mesi, al sud, i vari movimenti meridionalisti hanno provato ad avere un’unica voce, con la creazione di un’aggregazione o di un soggetto politico (questo a seconda delle correnti di pensiero), il progetto procede a rilento e, negli ultimi giorni ha visto l’uscita di diversi movimenti.
Il Sud in sostanza non ha ancora una voce, per il momento si accontenta del coro, un coro robusto però fatto di una consapevolezza sempre maggiore e di movimenti che pur essendo una miriade cominciano a farsi sentire.
La voce del sud però a queste elezioni non ci sarà se non per il tentativo simbolico del Partito del Sud nel Lazio e di esponenti meridionalisti sparsi nelle liste di Ingroia e… qualcuno (uno) nel PD di Puglia.
Il resto, anche i grandi sud e i piccoli sud vari, non sono altro che un modo per raccattare un po’ di voti per una terra da sempre utilizzata come mercato, colonia, serbatoio di voti.
Accontentiamoci del coro.
Fonte sud24.it
"Veneti popolo di contadini". Bufera su Nunzia, insultata su Twitter
Poi prova a correggere il tiro: "Mia nonna lavorava i campi". Ma è troppo tardi: insulti su Twitter.
"Il Veneto è la terra dei contadini". L'uscita di Nunzia De Girolamo, deputata campana del Pdl, è avvenuta durante la puntata di Agorà su Rai3 condotta da Andrea Vianello. "Meno male che non dovevamo essere provinciali e dovevamo pensare alla Siria: siamo passati al Veneto… Altro che provinciali, noi siamo proprio contadini… in Italia… quando facciamo politica", ha detto mentre pensava di avere il microfono spento.
La polemica - Apriti cielo, Laura Puppato, candidata in Veneto del Pd, si indigna: "Il Veneto non è più la terra dei contadini". La De Girolamo insiste: "Il Veneto è la terra contadina in assoluto". E su Twitter si scatena la polemica. In poche ore viene creato l'hashtag #siamotutticontadini, e gli insulti alla De Girolamo si sprecano. Specchionero scrive: "Veneto terra di contadini, Parlamento terra di braccia rubate all'agricoltura". E ancora, sempre lui: "La De Girolamo in Veneto potrebbe trovare impiego una tantum come ragazza immagine dei falò agricoli". Scrive poi Taniuzzacalabra: "La De Girolamo la posso ospitare io in Calabria se vuole...ci sono tanti campi da coltivare". Anche Alessandra Moretti del Pd cinguetta: "Siamo tutti contadini in Veneto. Ne siamo fieri: grandi lavoratori, tenaci imprenditori, coraggiosi innovatori!!!".
La De Girolamo prova a correggere il tito: "Mia nonna era contadina.Orgogliosa delle mie origini". Ma ormai è troppo tardi.
Fonte: liberoquotidiano.it
Poi prova a correggere il tiro: "Mia nonna lavorava i campi". Ma è troppo tardi: insulti su Twitter.
"Il Veneto è la terra dei contadini". L'uscita di Nunzia De Girolamo, deputata campana del Pdl, è avvenuta durante la puntata di Agorà su Rai3 condotta da Andrea Vianello. "Meno male che non dovevamo essere provinciali e dovevamo pensare alla Siria: siamo passati al Veneto… Altro che provinciali, noi siamo proprio contadini… in Italia… quando facciamo politica", ha detto mentre pensava di avere il microfono spento.
La polemica - Apriti cielo, Laura Puppato, candidata in Veneto del Pd, si indigna: "Il Veneto non è più la terra dei contadini". La De Girolamo insiste: "Il Veneto è la terra contadina in assoluto". E su Twitter si scatena la polemica. In poche ore viene creato l'hashtag #siamotutticontadini, e gli insulti alla De Girolamo si sprecano. Specchionero scrive: "Veneto terra di contadini, Parlamento terra di braccia rubate all'agricoltura". E ancora, sempre lui: "La De Girolamo in Veneto potrebbe trovare impiego una tantum come ragazza immagine dei falò agricoli". Scrive poi Taniuzzacalabra: "La De Girolamo la posso ospitare io in Calabria se vuole...ci sono tanti campi da coltivare". Anche Alessandra Moretti del Pd cinguetta: "Siamo tutti contadini in Veneto. Ne siamo fieri: grandi lavoratori, tenaci imprenditori, coraggiosi innovatori!!!".
La De Girolamo prova a correggere il tito: "Mia nonna era contadina.Orgogliosa delle mie origini". Ma ormai è troppo tardi.
Fonte: liberoquotidiano.it
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